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Il contesto

Visciano si stende su un’insellatura di chilometri quadrati 10,89, in una conca a 340 m.l.m. protetto a Est, Nord-Est dall’appennino campano, propaggine dei monti dell’Irpinia, con una popolazione di circa 5.000 abitanti. Alcuni lo fanno derivare da VESCIA, città dell’antica Ausonia (l’odierna Sessa Aurunca); altri, da FUNDUS VESCINUS (Fondo o podere di Vescino) antico proprietario terriero romano. Si presume che i primi abitatori del territorio siano stati gli Osci dediti alla caccia, alla pastorizia e all’agricoltura; i Sanniti, e, con la definitiva conquista della città di Nola da parti dei Romani (312 a.C.), ne seguì le sorti. Ce lo attestano numerosi rinvenimenti consistenti in tombe, sarcofagi, vasellame, monete, olle, cunicoli e una epigrafe funeraria del periodo augusteo. Non ultime i resti di una villa rustica del 1°sec. a.c. dalle parti di Monte Donico con accanto quattro o cinque tombe, attualmente conservate nei locali dell’Ufficio della Sovrintendenza archeologica di Nola.